Carissimi tutti,
desidero farvi gli auguri di questo Natale così particolare, per i tanti motivi che tutti sappiamo, attraverso una parola che sento particolarmente importante in questo momento: “casa”.
Una parola da riscoprire e da vivere come nucleo pulsante di una visione della nostra vita che vede la nostra “casa” quella in cui abitiamo, ma anche quella del cuore, come una “casa” con la porta sempre spalancata all’accoglienza dell’altro, con le finestre aperte su altre finestre.
Come il luogo nel quale ogni giorno condividiamo quanto accade dentro questa “casa”, ma anche in quelle vicine e lontane. Perché soltanto così ci assicuriamo quella pienezza di vita che ci fa scoprire ciò che vale e quanto non vale, che cosa è essenziale e quanto è superfluo, il vero, profondo significato dell’esistenza e del mistero che ci circonda.
Un mistero che ci porta a quella “grotta” di Betlemme che ha cambiato la storia del mondo. E può cambiare anche la nostra, donandoci quella felicità che non è fatta di false illusioni e falsi miraggi, ma dallo stare bene con se stessi e con gli altri, nella luce che emana da quella grotta che, per credenti e non credenti, è un vento di amore, di speranza e di gioia.
Buon Natale allora nelle vostre “case”,
Mariapia Bonanate