L’alcol e le altre sostanze psicoattive

DIVULGAZIONE E INFORMAZIONE

Una modalità di consumo complessa e ormai sempre più diffusa in Italia e nel mondo è quella del policonsumo di sostanze illegali e/o legali.

Questo comportamento, che rappresenta un ambito di ricerca non ancora ben definito, può essere inteso sia come l’assunzione di due o più sostanze legali e/o illegali in una sola occasione, sia come l’uso di più sostanze in occasioni diverse.

Nell’ambito del policonsumo assistiamo all’aumento dell’uso di cannabinoidi, cocaina e alcol, dove l’alcol, molto spesso, rappresenta l’elemento comune, perchè legale e quindi di più facile accesso.

Altre sostanze

Rispetto alla modalità del policonsumo, l’uso di sostanze quali cocaina, anfetamine e delle cosiddette droghe ricreazionali avviene in situazioni di socializzazione e di divertimento. Infatti, nel caso degli adolescenti, alcuni studi hanno dimostrato che si è sviluppata una vera e propria “cultura” attorno a questa modalità di consumo: le sostanze vengono assunte in particolari ordini, quantità e contesti a seconda degli effetti ricercati dagli assuntori stessi.

La modalità d’uso in contesti particolari, che può essere considerata un vero e proprio “rituale sociale”, rende il problema meno evidente e più difficile da affrontare. Accanto alla costante diffusione di alcol tra i giovani, è preoccupante l’abbassamento dell’età del primo consumo per i vari tipi di sostanze.

In generale, il consumo delle sostanze psicotrope rappresenta un serio problema di sanità pubblica. Come riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno lo 0,4% di tutti i decessi (circa 200.000 morti) e lo 0,8% del Disability Adjusted Life Years (DALYs), sono attribuibili al consumo di sostanze illecite. Le Nazioni Unite hanno stimato che almeno 200 milioni di persone in tutto il mondo, il 5% di tutta la popolazione tra i 15 anni ed i 64 anni di età, hanno usato almeno una sostanza psicotropa illegale negli ultimi 12 mesi.

LE INTERAZIONI TRA ALCOL E SOSTANZE PSICOATTIVE

Policonsumo in Italia

Fenomeno del policonsumo, e quindi della polidipendenza, che da qualche anno è stato registrato, viene rilevato in aumento, soprattutto nelle fasce giovanili (15- 19 anni, uso almeno una volta negli ultimi 30 giorni). L’uso contemporaneo o alternato di diverse droghe si caratterizza soprattutto nei giovani che spesso associano sequenzialmente droghe “up” con droghe “down”. E’ stato rilevato, infatti, che i consumatori di cocaina (sostanza primaria) usano nell’86,7% dei casi anche cannabis (sostanza secondaria) e nel 12,4% eroina (sostanza secondaria). I consumatori di eroina (sostanza primaria) usano nel 78,0% dei casi anche cannabis (sostanza secondaria) e nel 68,3% cocaina. Da segnalare, inoltre, con percentuali variabili tra il 70 e il 93%, l’uso contemporaneo di tabacco e alcol associati ad altre sostanze stupefacenti tra i giovani di 15-19 anni. L’uso di queste sostanze nei giovani non consumatori di sostanze stupefacenti (83,6% della popolazione italiana) risulta molto più bassa, e pari al 29,0% per il tabacco ed al 54,5% per l’alcol.

Nella popolazione generale (15-64 anni, uso di sostanze almeno una volta negli ultimi 30 giorni), invece, il policonsumo risulta un fenomeno meno diffuso. Infatti, tra i consumatori di cocaina (sostanza primaria), il 48,8% consuma anche cannabis (sostanza secondaria), il 12,1% anche eroina (sostanza secondaria). Nei consumatori di eroina (sostanza primaria), il 39,5% consuma anche cannabis (sostanza secondaria), il 47,3% anche cocaina (sostanza secondaria). Nei consumatori di sostanze, l’uso contemporaneo di tabacco e alcol oscilla tra il 60 e l’83%, a seconda delle sostanze stupefacenti consumate. Nei non consumatori di sostanze, nella fascia di età 15-64 (97,9% della popolazione italiana), l’uso di tabacco viene dichiarato dal 22,7% dei soggetti, e l’uso di alcol dal 52,1%. Da sottolineare quindi, la diversità che si riscontra nei giovani consumatori di cocaina ed eroina come sostanze primarie, rispetto ai consumatori adulti di queste sostanze. Nei giovani si osserva, infatti, un’elevata frequenza di policonsumo, quasi doppia rispetto agli adulti, in particolare per l’uso secondario di cannabis che, normalmente, viene usata come droga di iniziazione (“gateway”), per poi permanere come droga secondaria di accompagnamento.

Dipartimento politiche antidroga, relazione annuale al parlamento 2014

Alcol e cocaina

La modalità di assunzione di cocaina unita all’ alcol è un problema che non riguarda, oggi, solo gli adulti. Nelle fasce pre-adolescenziali, adolescenziali e dei giovani adulti le percentuali di consumatori che sperimentano l’uso di cocaina e alcol cresce e si avvicina al 30%. In alcuni casi si tratta di esperienze uniche, successivamente abbandonate. Ma il 75% dei consumatori di cocaina abituali usa anche l’alcol. Indagini americane presso le strutture di emergenza hanno evidenziato che il più comune riscontro di uso illecito riguarda la cocaina, 29%, la più consueta combinazioni di sostanze è quella di alcol e cocaina, 13%.

In questa tipologia di dipendenza hanno una grande importanza gli aspetti individuali soggettivi, che riguardano le caratteristiche di ogni persona, gli aspetti ambientali e sociali nei quali avvengono i consumi e che determinano modalità diverse di espressione comportamentale e di effetto percepito.

L’alcol aumenta del 30% i livelli di cocaina presenti nel sangue e la combinazione di alcol e cocaina produce una sostanza definita cocaetilene, che aumenta il rilascio di dopamina, aumenta il rischio di morte per attacco cardiaco e prolunga il tempo della sensazione euforica.

Per un approfondimento sul tema si rimanda alla sezione ALCOL e COCAINA per una trattazione più approfondita.

Alcol, cannabis e marijuana

Dagli studi più recenti si evince che i giovani, non solo si drogano sempre di più, ma vengono a contatto con le droghe in età sempre più precoce (il 20% tra i 12 e i 15 anni).

La marijuana contiene intorno al 3-5% di Thc, sostanza tossica e allucinogena estratta dalla canapa indiana (o cannabis); l’ hashish è 2-3 volte più concentrata, arrivando al 10%; l’olio di hascish invece arriva al 20% di Thc. E’ dimostrato che la cannabis è una sostanza che induce dipendenza nei fumatori abituali, oltre a indebolire il sistema immunitario. Nei consumatori abituali di cannabis è abbastanza comune l’instaurarsi della cosiddetta sindrome amotivazionale, che porta ad apatia, indifferenza affettiva, mancanza di interesse per il futuro, per i rapporti sociali e per il lavoro, perdita della memoria e della concentrazione, irritabilità eccessiva, emotività estremamente labile, perdita del coordinamento motorio e soprattutto assuefazione per cui si è tentati di non smettere. Nei 15% dei casi, i consumatori hanno affermato di avere sintomi da psicosi, molto pericolosi per se stessi e per gli altri.

Le tossine contenute nella cannabis sono simili a quelle del tabacco, ma più abbondanti e il modo di fumare la cannabis fa depositare una quantità di catrame nei polmoni superiore al tabacco, esponendo al rischio di cancro maggiormente rispetto al fumo di tabacco. Inoltre è dimostrato che la cannabis (come anche il tabacco) può provocare malformazioni al feto, se consumata da donne in stato di gravidanza. Il Thc oltre a inibire le capacità di concentrazione e di guida, aumenta il desiderio di trasgressione e spericolatezza. Ecco perchè nel 74% dei casi di classici incidenti del weekend, i guidatori sono stati trovati in stato di alterazione psichica, dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche, cannabis, ecstasy e/o stupefacenti. L’alcol è in assoluto la droga più pericolosa nella guida perchè fa assumere comportamenti spregiudicati e al contempo annulla il coordinamento motorio e la reattività.

Alcol ed ecstasy

L’ecstasy è una droga sintetica a base di MDMA (metilendossimetamfetamina ), una sostanza altamente tossica che brucia le cellule cerebrali ed è nota per essere largamente consumata nei rave, nelle discoteche è negli house party. Circa la metà delle compresse di ecstasy sequestrate non contiene affatto MDMA, ma sostanze tossiche di vario tipo (in genere vengono usati vermifughi per cani, veleno per topi, fibra di vetro, ecc.). Gli effetti del consumo abituale di ecstasy (settimanale in genere) sono depressione, impulsività, aggressività, dimagrimento, attacchi di panico, deficit di memoria, psicosi e tendenze suicide; questi danni si cumulano se si assume la sostanza più volte nello stesso mese. I danni causati dall’uso abituale di ecstasy sono permanenti.

Un’intossicazione da ecstasy causa tipicamente: collasso, iperpiressia, tachipnea, tachicardia, agitazione psicomotoria che rapidamente possono complicarsi con rabdomiolisi, convulsioni, coagulopatie ed insufficienza renale per portare al decesso nel giro di 2-60 ore.

Alcol e oppioidi

L’oppioide più comune è l’ eroina , il derivato della morfina più potente e più facile da sintetizzare. L’1,3% dei giovani l’ha provata almeno una volta, la maggior parte dei quali ha continuato a farne uso o è diventata tossicodipendente. Negli ultimi anni si sta diffondendo tra i consumatori di eroina la tendenza ad assumerla con altre sostanze d’abuso. Tra queste ci sono soprattutto l’alcol, alcuni farmaci sedativi e tranquillanti e altre sostanze stupefacenti (cocaina, ecstasy, hashish e marijuana).

Questo comportamento è molto pericoloso perché agli effetti dell’eroina sull’organismo si possono aggiungere quelli prodotti dalla/e altra/e sostanza/e. In questo modo aumenta significativamente il rischio che si producano effetti tossici anche in soggetti consumatori abituali di eroina.
Per la stessa ragione é molto pericoloso, per un soggetto in trattamento con metadone o con altri farmaci sostitutivi dell’eroina (es. buprenorfina), continuare ad assumere eroina oppure anche altre sostanze d’abuso (alcol, sedativi, tranquillanti, stupefacenti, ed anche altro metadone al di fuori di quello prescritto).

Gli effetti di un consumo combinato di più stupefacenti sono difficili da prevedere e non sono necessariamente il risultato della somma degli effetti delle singole sostanze. Il policonsumo può potenziare gli effetti e può anche avere gravi conseguenze fisiche e psichiche. Inoltre, mescolare più stupefacenti aumenta il potenziale di dipendenza delle diverse sostanze con conseguenze fisiche e psichiche negative.

Tabella riassuntiva degli effetti a lungo termine delle sostanze

EFFETTI A LUNGO TERMINE

Sostanza

+ Sostanza

Pericoli

Ecstasy

Cocaina,

Anfetamine, Metanfetamine (anfetamine con effetti più potenti) (sostanze eccitanti)

Rischio di danni cerebrali,

Tempi di recupero più lunghi e Sovraccarico della circolazione sanguigna.

Ecstasy

Allucinogeni (funghetti, lsd, ecc…)

Forti allucinazioni, Paura, Aumento della temperatura corporea, Rischio di collasso.

Ecstasy,

Cocaina

Anfetamine

Alcol

Disidratazione, Aumento della temperatura corporea, Aggressività.

Cocaina

Anfetamine

Metanfetamine

Popper

Ecsatsy (sostanze eccitanti)

Forte sovraccarico del sistema circolatorio che può provocare l’arresto cardiaco, Difficoltà respiratorie.

Ghb o ecstasy liquida

Alcol

Ketamina

Benzodiazepine

Nausea,

Vomito,

Svenimenti, Pericolo di blocchi respiratori che possono portare alla morte.

Oppiacei (eroina,morfina, ecc…)

Alcol

Ketamina

Benzodiazepine

Svenimenti,

Pericolo di blocchi del sistema respiratorio che possono portare alla morte.

Cannabis

Alcol

Anfetamine

Ecstasy

Vertigini,

Pericoloso aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.

Cannabis

Allucinogeni

Aumento del pericolo di una psicosi.

Neurolettici (psicofarmaci)

Altre sostanze psicoattive (compreso l’alcol)

Peggioramento della sintomatologia,

Peggioramento della capacità di relazionarsi agli altri, comportamenti violenti, decadimento cognitivo.

Antidepressivi

Alcol

Rischio di una crisi respiratoria anche bevendo una quantità di alcol normalmente non pericolosa.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI