Bilancio Sociale 2024. Noi ci siamo e tu?

Bilancio Sociale 2024. Noi ci siamo e tu?

Nel 2024 ci siamo stati, con la consapevolezza che ogni intervento, piccolo o grande, possa portare con sé la possibilità di un cambiamento. Questo bilancio racconta un anno di lavoro, ma soprattutto di relazioni. Perché il nostro agire si misura nei percorsi condivisi, nelle fragilità accompagnate, nelle possibilità del cambiamento.

I numeri che parlano di storie

Abbiamo accolto 130 nuove richieste di aiuto. Oltre 4600 le prestazioni ambulatoriali, tra cui 1238 colloqui con utilizzatori e 388 con familiari. Numeri importanti, sì, ma che acquistano senso solo se letti come testimonianza di un ascolto che diventa intervento, di una relazione che si fa cura.

Abbiamo visto persone tornare a immaginarsi un futuro, famiglie ritrovare un linguaggio comune, legami interrotti riprendere forma.

Comunità e territorio. Bilancio sociale Associazione Aliseo 2024

Il territorio non è uno sfondo

Lo viviamo, ogni giorno. Ad esempio attraverso i progetti di domiciliarità, attivi con il Piano Locale delle Dipendenze, abbiamo accompagnato 48 persone: più di 900 visite a domicilio, oltre 1000 accompagnamenti. Siamo entrati nelle case, abbiamo abitato gli spazi della quotidianità, perché la cura non avviene solo nei luoghi formali.

Altri progetti come Centro 3D, Riempio il tempo e Sistema Famiglia ci hanno permesso di lavorare sull’inclusione, sulla riattivazione, sul senso di appartenenza. Siamo stati accanto alle persone, prima che il disagio si trasformasse in solitudine.

Progettare risposte, con flessibilità

Durante l’anno abbiamo dato forma a progetti nati da bisogni precisi e concreti: Next To You, Safe Direction, Stay Human. Play Digital, Mettiamoci al lavoro.
Li abbiamo pensati con uno sguardo multidisciplinare, unendo prevenzione, educazione digitale, orientamento e reinserimento lavorativo. Abbiamo costruito strumenti nuovi, capaci di adattarsi ai vissuti delle persone.

La Comunità: spazio di fiducia e quotidianità

A Cascina Nuova abbiamo accolto 37 persone, uomini e donne con dipendenze complesse. Il percorso dura in media un anno: tempo necessario per riprendere contatto con sé stessi, ricostruire una rete, ritrovare fiducia.

Abbiamo proposto attività terapeutiche e laboratori – arte terapia, mindfulness, falegnameria, prevenzione alla ricaduta – non come “occupazioni”, ma come esperienze che restituiscono valore e presenza.
Abbiamo camminato insieme, giorno dopo giorno, condividendo responsabilità, fragilità e nuovi inizi.

Gli alloggi: abitare l’autonomia

Nei due alloggi di reinserimento a Pinerolo – La Casa della Bussola e La Casa del Sestante – 13 persone hanno continuato il loro percorso verso l’autonomia. Otto hanno avviato una ricerca abitativa, cinque hanno trovato un lavoro, tre hanno frequentato corsi di formazione.

Lì dove finisce l’intervento strutturato, inizia il compito più delicato: restare accanto, senza invadere. Offrire strumenti, non sostituirsi. Lasciare spazio, restando una presenza.

Domiciliarità, fiducia e quotidianità

Questo bilancio è per noi anche un’occasione per guardarci con onestà: per riconoscere i risultati raggiunti, ma anche per interrogarci su cosa possiamo migliorare. Le sfide non mancano. Ma anche quest’anno abbiamo scelto di esserci. Con il nostro metodo, la nostra esperienza, la nostra umanità.

Noi ci siamo. E tu?